| Questo dispositivo medico attivo, di tipo non invasivo ad  uso temporaneo è costruito per generare onde elettromagnetiche con lunghezza  d'onda di 12,4 cm alla frequenza di 2,5 GHz e con potenza variabile al fine di  sfruttarne, a scopo terapeutico, gli effetti biologici indotti a quei segmenti  del corpo umano che ne vengono esposti. La produzione di calore è l'azione primaria della radarterapia. Questo effetto  è determinato dalle oscillazioni delle particelle dei tessuti, le quali  producono calore per effetto Joule. Il riscaldamento è maggiore a livello dei  tessuti con alto contenuto di acqua, come i muscoli e i tessuti periarticolari;  è invece minore in quelli a basso contenuto di liquidi, come il tessuto  adiposo.
 Oltre all'effetto termico, la radarterapia provoca un'elevata vasodilatazione  che permane per circa 20 minuti dopo il trattamento e interessa esclusivamente  i capillari e le arterie precapillari.
 Il termine Radar attribuito al dispositivo  deriva dalla terminologia inglese "Radio Detecting And Rading" e la  pratica terapeutica, conosciuta ed apprezzata per i buoni risultati che  permette di raggiungere nel settore fisioterapico, è denominata radarterapia.
 Descrizione del dispositivo:
 L'apparecchio di radarterapia basa il suo  funzionamento sulla capacità della valvola termoionica (magnetron) tipo YJ1511  di erogare onde centimetriche (o microonde) quando è opportunamente alimentata.  La frequenza di queste microonde è di 2,5 Ghz, mentre la lunghezza d'onda è di  12,4 cm.
 Il magnetron consiste di un cilindro metallico con una cavità centrale nella  quale è alloggiato un filamento ricoperto di ossido di Bario e di Stronzio; il  cilindro rappresenta l'anodo mentre il filamento costituisce il catodo.
 All'accensione il filamento diviene incandescente per il passaggio di corrente  ed emette elettroni, i quali vengono attratti dall'anodo.
 Dal momento che tutto il complesso si trova immerso in un campo magnetico,  prodotto da un'elettrocalamita, gli elettroni migrano verso l'anodo con un  movimento vorticoso e, rimbalzando all'interno del cilindro, producono onde  elettromagnetiche che tramite un cavo coassiale, vengono convogliate verso  l'antenna emittente e da questa indirizzate verso il paziente che subirà il  trattamento.
 Sarà cura del terapista impostare il valore di potenza ritenuto più idoneo allo  stato patologico del paziente, potenza regolabile comunque non oltre i 200 W.
 La capacità di penetrazione delle microonde è di circa 3 cm ma, determinante  per il raggiungimento di questa profondità, risulta essere l'angolo di  incidenza delle radiazioni.
 Effetti terapeutici:
 Le microonde vengono assorbite in  particolare modo dai tessuti muscolari dal momento che quest'ultimi hanno un  alto contenuto di acqua (80%) rispetto a quelli adiposi (50%) questo comporta  una produzione di calore profondo, determinato dalle oscillazioni delle  particelle sui tessuti che producono calore per effetto Joule.
 Oltre ad un effetto termico (azione primaria) la radarterapia provoca una  elevata vasodilatazione che permane per circa 20 minuti dopo il trattamento ed  interessa esclusivamente i capillari e le arterie precapillari. Questa  vasodilatazione fa affluire ai tessuti una maggiore quantità di sostanze  nutritizie e facilita la rimozione dei cataboliti acidi.
 Gli effetti terapeutici delle microonde sull'organismo sono manifestate dal  rilassamento muscolare, analgesia ed effetto trofico; inoltre sono ben  tollerate dai pazienti (se usate potenze inferiori ai 200 Watt).
 
 LE PRINCIPALI INDICAZIONI SONO :
 Artrosi
 Artrosi localizzata ad articolazioni non profonde come quella della spalla, del  ginocchio, del rachide cervicale.
 Tendiniti
 Particolarmente indicata per la tendinite della spalla, dell'anca e del  ginocchio.
 Contratture muscolari antalgiche.
 La radarterapia induce il rilassamento dei muscoli contratti
 Algie post-traumatiche.
 
 LE CONTROINDICAZIONI ALL'USO DELLA  RADARTERAPIA SONO:
 Osteoporosi ad alto turnover
 L'ipertermia locale e l'accentuazione dei processi metabolici, prodotti dal  calore, possono facilitare il riassorbimento osseo nelle osteoporosi alto turnover.
 Presenza di frammenti metallici
 I frammenti metallici (artroprotesi, materiali di osteosintesi), possono  provocare ustione dei tessuti, perché concentrano le linee di forza del campo  elettrico e surriscaldano i tessuti con cui sono a contatto. La concentrazione  del campo elettrico è non significativa quando il frammento metallico  attraversa perpendicolarmente il campo elettrico.
 Vene varicose e tromboflebiti
 Nei soggetti con vene varicose il calore può aggravare l'ipotonia venosa.  Inoltre l'aumentato flusso ematico può facilitare il distacco del trombo venoso  e aggravare la flogosi locale.
 Ipoestesia cutanea
 Evitare l'applicazione di microonde su aree ove è presente ipoestesia cutanea,  perché il paziente non è in grado di avvertire l'eccessivo riscaldamento.
 Presenza di pace-maker
 La radarterapia può alterare il normale funzionamento del pace-maker,  soprattutto se lo stimolatore cardiaco non è di recente costruzione, e  danneggiare gli apparecchi acustici.
 Arteriopatie obliteranti
 Le arteriopatie richiedono un dosaggio prudente, in quanto l'accelerazione dei  processi metabolici possono aumentare la richiesta di ossigeno e aggravare  l'ischemia relativa, con conseguente comparsa di dolori.
 Emorragie
 Mestruazioni
 La congestione, secondaria al riscaldamento dei tessuti, può facilitare il  sanguinamento delle superfici corporee traumatizzate o sedi di recenti  emorragie; per questo vanno evitate le applicazioni sulla pelvi durante i cicli  mestruali.
 Neoplasie
 Il calore può incrementare la crescita neoplastica e favorire la diffusione  metastatica.
 Gravidanza
 Và evitato il trattamento su soggetti in stato di gravidanza perché le  microonde potrebbero influire negativamente sull'embrione e sul feto.
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